L’artista Ernesto Graditi ha messo in scena “La strage dell’Annunziata“, attraverso un ‘interazione dinamica tra i linguaggi della musica, della recitazione, del disegno e della pittura. Quest’ultima nasce e si sviluppa in tempo reale, rappresentando l’opera dal titolo “Squarcialupo e la Confraternita”; 1517 : Gianluca Squarcialupo, uomo della media borghesia, si mette a capo di una rivolta che dovrebbe, nei suoi intenti, rovesciare quello che a Palermo è il potere oligarchico, ovvero toglierlo dalle mani di quelle poche persone che comandano in città a dispetto delle autorità spagnole e dello stesso vicerè Pignatelli, che da qualche giorno è, per così dire, costretto agli “arresti domiciliari” nel palazzo Steri. Il bersaglio dello Squarcialupo e dei suoi compagni, una ventina in tutto, sono i membri del Sacro Consiglio che detengono di fatto il potere cittadino.

Testi interpretati da Lina Graditi ed Elena Tripoli.